Occuparsi di Cina in Italia non è sempre facile

Non è sempre facile occuparsi di Cina in Italia. Secondo l’indagine che incollo di seguito il nostro è un Paese per il 70% sinofobo. Occupandomi di accoglienza (turistica) ne so qualcosa anche io. In ogni caso se dove abitate voi non c’è turismo in questo periodo, è anche per via di questi pregiudizi, perchè in Cina (1° Paese al mondo emettitore di turismo internazionale) in questo periodo sono tutti in ferie! e molti sono andati in vacanza all’estero, soprattutto dove si sentono bene accolti!

Roma, 16 set. (TMNews) – Siamo il paese di Marco Polo e Matteo Ricci, con una consolidata storia di rapporti con la Cina. Ma siamo anche uno di quelli in cui l’opinione su Pechino è la più negativa. A rivelarlo è uno studio dell’istituto americano Pew Research, secondo il quale l’Italia viene solo dopo Giappone e Vietnam – paesi che hanno pesanti conflitti territoriali con la Repubblica popolare – tra i quelli che vedono peggio la Cina.

Lo studio è stato diffuso nel mese di settembre, ma si basa su sondaggi realizzati nella primavera di quest’anno. Secondo i dati, il 91 per cento dei giapponesi ha un’idea sfavorevole della Cina. In Vietnam è il 78 per cento a pensare peste e corna di Pechino. Entrambi i paesi asiatici hanno registrato negli ultimi anni un crescendo nelle reciproche polemiche con la Cina a causa di conflitti territoriali. Non sorprende la loro sinofobia.

Diverso il caso dell’Italia, che viene subito dopo con il 70 per cento che ha parere negativo e viene prima della Turchia (68 per cento), della Germania (64 per cento). L’Italia non ha con la Cina alcun conflitto territoriale, quindi questi livelli di sinofobia hanno altre ragioni.

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