Non ci sono solo mercati in crisi
Mai come in questi mesi siamo stati bombardati da scenari apocalittici sulla mancanza di competitività e sul futuro del Sistema di offerta turistico italiano.
Mi sembra quanto mai opportuno cercare di mostrare anche l’altro lato della medaglia. Intanto credo sia corretto chiarire che non tutte le previsioni sono negative. Per diversi paesi emettitori di domanda potenziale verso il nostro paese (Cina, India, Russia, Slovacchia, Slovenia …) le previsioni 2009 che riguardano il Pil, sono caratterizzate dal segno “più”. Vi sono dunque dei mercati che si presentano come un’opportunità, a condizione che ci sia interesse a rimettersi in discussione e a diversificare le proposte.
Inoltre i consumi legati al tema del benessere fisico, ed alcuni segmenti di domanda motivati da soggiorni nei centri benessere, sembrano reagire meglio di altri alla crisi. Un discorso non diverso si può fare per molte persone che appartengono alla grande galassia del turismo religioso, o per alcuni prodotti intermediati come i “viaggi di nozze”.
Anche le ricerche del Censis sul turismo enogastronomico mostrano molti dati positivi e di interesse per gli operatori turistici.
Ma a ben vedere sono in crescita, o per lo meno mostrano una tenuta rispetto al 2008, i numeri che riguardano molti turismi di nicchia, e soprattutto funzionano bene, e attirano turisti, le proposte innovative e quelle che abbinano confort e autenticità.
Dunque, ancora una volta, l’invito è di essere dinamici, di non ripetere stancamente le stesse cose che si facevano 20 anni fa (i soliti depliant, i soliti pacchetti…), e di muoversi nel mercato sfruttando tutte le opportunità e tutti i “canali” di distribuzione.
Dimenticavo: le ricerche presentate in occasione delle due ultime fiere dedicate al “turismo di lusso” (Cannes e Lugano) mostrano due cose:
- lusso non è solo una proposta a 5 stelle, e ogni località come ogni struttura ospitale, degna di questo nome, può pensare a proposte per turisti “haut de gamme” se offre servizi molto personalizzati, un ambiente elegante, una cucina “sontuosa”, autenticità e cura dei dettagli adeguata;
- come era prevedibile parlare di crisi per questo segmento è “improprio”.
Giancarlo Dall’Ara