La politica debole del turismo italiano

—Il turismo italiano è statico, figlio di una visione statica del mercato nella quale lo scenario non cambiava mai, e restava per decenni inalterato,
—I compiti erano diversi, separati, specializzati.
—Per ogni funzione era previsto un soggetto (in una visione burocratica che affonda le radici nel passato).
—Per la promozione l’APT, per l’accoglienza gli IAT, per la politica territoriale l’Assessorato, per commercializzare le agenzie di viaggio…
—Siamo passati da uno scenario statico ad uno scenario «liquido», ma funzioni soggetti e obiettivi sono rimasti gli stessi.
—Eppure, a ben vedere, con la rivoluzione digitale, quelle funzioni finiscono per essere accavallate e non sono più separate.
—Oggi non la pubblicità, ma l’indipendenza delle fonti è il requisito della credibilità.
—Ma poiché gli Enti non sono stati superati e sono rimasti, o hanno solo cambiato il nome e la loro logica è quella del passato, ci sono ancora Organismi che fanno promozione, Iat che accolgono, …,
—Così succede che il rilancio dell’economia turistica del nostro Paese è appaltato ad enti esili e antiquati.
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