La nicchia di mercato come volano per l’economia di un territorio
La tesi è fortemente legata al territorio ligure ed in particolare alla Provincia di Savona, infatti in tutte e tre le parti, ben distinte tra loro, prendo in considerazione la situazione savonese.
Nella prima parte ho voluto chiarire le tre generazioni di turista e come si è giunti allo studio della nicchia di mercato.
La Liguria e in particolare la Provincia di Savona sono oggetto di turismo fino dagli inizi di questo fenomeno ma in particolare si incomincia a parlare di “generazioni di turisti” dal dopoguerra, quando il cambiamento di alcune condizioni sociali, lavorative e tecnologiche permettono a molte persone lo spostamento lungo le coste.
Nel dopoguerra la Liguria è meta di un turismo a scopo terapeutico, quando a spostarsi erano i figli di operai che si recavano nelle colonie o le famiglie che si spostavano al mare nei periodi di chiusura delle fabbriche.
Negli anni ‘70-’80 la Provincia subisce una vera e propria “invasione” che si riconosce meglio nelle parole “turismo di massa”, questo fenomeno segna profondamente il territorio che vede modificare nell’aspetto e nello stile di vita i paesi della costa che da piccoli borghi di pescatori diventano vere e proprie copie di città con palazzi, alberghi, ristoranti, ecc.
Oggi il turista cambia un’ altra volta e diventa esigente ed esperto in turismo, può confrontare i prodotti e soprattutto scegliere quelli che più gli piacciono e che più rispecchiano i propri carattere e gusto, questo perché il turismo non è più un bisogno o uno status symbol ma un piacere e un modo per confrontarsi con il mondo. Creare un prodotto rivolto ad una nicchia di mercato si pone quindi come soluzione per differenziare il territorio savonese da quelli della costa italiana o addirittura di altri stati e combattere in parte la crisi a cui è soggetta attualmente questa provincia.
L’elaborato continua quindi con i diversi modi per differenziare il mercato, accenna al significato di turismi e di segmenti quindi sottolinea ed approfondisce il significato di nicchia di mercato attraverso lo studio del gruppo di persone, dei modi per ricercare una nicchia ed infine il marketing di nicchia.
Nella seconda parte ho voluto sottolineare come lo studio della nicchia può essere sviluppato da diverse tipologie di operatori, pubblica amministrazione, tour operator, alberghi e stabilimenti balneari, offrendo per ogni categoria uno o più esempi presenti nella Provincia di Savona.
Pubblica amministrazione: Celle Ligure, rivolta ai giovanissimi, attraverso specifiche Politiche Giovanili (Informagiovani, Servizio di Pronto Soccorso Didattico e il Consiglio Comunale Ragazzi), attraverso lo svolgimento di manifestazioni estive (Navicelle) e di laboratori invernali.
Tout operator: un progetto rivolto a nicchie di mercato nell’organizzazione dei viaggi che può essere svolto quasi esclusivamente nell’entroterra che offre numerosi spunti di studio e di sviluppo turistico. “Liguria Trekking” offre cataloghi con escursioni piuttosto limitate (1 o 3 giorni) rivolte alla valorizzazione di alcune realtà locali come l’amaretto di Sassello e “la Strada del Vino e dell’Olio”, alcune zone archeologiche e città storiche (Savona, Albenga, Imperia, ecc.). “Due ruote nel vento” si rivolge agli appassionati della bicicletta proponendo loro un tour di 7 giorni e 6 notti nelle valli dell’albenganese (Val Lerrone, Valle d’Arroscia, Val Neva e Val Varatella).
Il Ponente ligure è molto apprezzato dal pubblico tedesco, vi sono alcune realtà del Nord Europa che offrono ai propri connazionali un prodotto italiano, Baumeler per esempio propone un soggiorno di 7 giorni nell’entroterra di Finale Ligure. Altri operatori si pongono in una via di mezzo tra il tour operator e l’agenzia immobiliare offrendo la possibilità di affittare ville e case prestigiose (sempre dell’entroterra) ma anche dando spunti per il tempo libero; tra questi BlumenRiviera, Fewo e In Italy.
Un solo prodotto di nicchia legato alla costa è quello riferito alla pescaturismo e all’ittiturismo che permettono di assistere a battute di caccia a bordo di motopescherecci o di conoscere il mare attraverso la gastronomia. Aderiscono a questo progetto (il lavoro è ancora in fase esecutiva) CENASCA, CIRSPE, FEDERCOPESCA e FAI.
Alberghi: nonostante l’altissima offerta alberghiera del savonese sono pochi gli alberghi che offrono un prodotto definibile di nicchia, tra questi:
La “Casa valdese” di Pietra Ligure, di proprietà della Chiesa Valdese che offre un prodotto legato alle attività di chiese protestanti italiane, tedesche e svizzere che abbinano alla vacanza al mare le attività di culto.
L’”Hotel del Bambino” di Finale Ligure che offre un prodotto rivolto a famiglie con bambini molto piccoli disponendo di cucina aperta 24 ore su 24 fornita di frullatori, omogeneizzatori, piattini termici, ecc. Le camere sono dotate di culle, lettini, fasciatoi, bagnetti per neonati, scalda biberon e sterilizzatore.
Stabilimenti balneari: “Bau Bau Village” ad Albisola Marina, che permette l’ingresso ai cani, possibile grazie ad una delega esclusiva da parte della Capitaneria di Porto di Savona, la spiaggia offre spazi per cani (bastone vicino alle sdraio dei padroni per legare al guinzaglio il cane, spiaggia per agility dog, stanza per la toelettatura), servizi principali (doccia ad altezza cane, negozi per acquistare prodotti ed accessori), servizi accessori (organizzazioni di manifestazioni a tema, corsi per assistenti bagnino per i cani terranova, ecc.).
Nella terza ed ultima parte ho approfondito un caso specifico: il XXII Meeting delle Fiat 500 a Garlenda e del Fiat 500 Club Italia. La storia del meeting è fortemente legata a quella del Club che nasce nel 1984 e ad oggi conta più di 15000 soci effettivi (25000 sono le tessere emesse).
I soci sono sparsi in tutta Italia in forma piuttosto omogenea (le regioni con più alto numero di aderenti sono il Lazio con 2661 soci e la Sicilia con 1828), all’estero gli associati sono rappresentati dai soci fiduciari, presenti ormai non solo in Europa (Belgio, Città del Vaticano, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Olanda, Principato di Monaco, Spagna e Svizzera), ma anche nel mondo (Canada, Giappone e Uruguay).
Per aderire al Club è necessario solo possedere una Fiat 500, perciò differenti sono le tipologie di iscritti:
- amatori puri che fanno un uso storico dell’auto, utilizzandola solo in caso di manifestazioni e in condizioni meteo favorevoli;
- coloro che ne fanno un utilizzo quotidiano soprattutto in città;
- sportivi che adoperano i modelli speciali per gare in salita, slalom e rally;
- persone che la utilizzano per potersi inserire in un gruppo;
- fantasisti che danno libero sfogo all’immaginazione e trasformano l’auto a loro piacimento dal punto di vista meccanico ed estetico;
- nostalgici che hanno posseduto la 500 in gioventù come prima auto e continuano a averla per mantenerne vivo il ricordo.
Il Club oltre ad avere una sede in Garlenda comunica ai soci attraverso la rivista specializzata “4piccole ruote” che attualmente supera le 19000 copie, viene distribuita in Italia e all’estero attraverso i soci fiduciari, ad oggi è tradotto solo in giapponese ed è imminente la traduzione in lingua inglese.
Sono molte le attività del Club, prima fra tutte l’organizzazione del Meeting di luglio a Garlenda che coinvolge non solo gli appassionati ma anche il paese, quindi altri meeting, tour in Europa, distribuzione di regali ai bambini dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, adozioni a distanza, consegna del premio “Personaggio Fiat 500 dell’anno”, la creazione del “Museo Multimediale alla Fiat 500 e centro di documentazione per l’educazione stradale” a Garlenda, la costante presenza a grandi eventi (per esempio le Olimpiadi invernali di Torino 2006).
Il Club e il meeting hanno contribuito alla crescita economica e turistica non solo del paese ma di tutta la zona, in occasione dell’evento si riempiono gli alberghi, i campeggi, i villaggi turistici, gli agriturismi, i bar e i ristoranti, ma non solo, il Club occupa anche un ruolo sociale molto importante perché ha risolto in parte i problemi di aggregazione che spesso sorgono nei paesi piccoli, Garlenda ad oggi conta circa 1000 abitanti.
Fiorella Ferretti – fio.f@virgilio.it
Università di Genova : Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici.
Genova, a.a. 2004/2005
Relatore. Chiar.ma Prof. Roberta Glorio