In Giappone la vecchiaia potrebbe ridursi di 10 anni
“La combinazione di tre fattori, l’aspettativa di vita, la popolazione anziana e il ritmo di invecchiamento della società, ha portato il Giappone ad essere pioniere nell’ambito di politiche per una società che sta invecchiando. (…) Nel 2016 il numero di giapponesi, con una età superiore ai 65 anni, è pari al 27% della popolazione. È un record assoluto nella storia del paese. Se la tendenza continuerà, in pochi decenni, il numero di anziani giapponesi potrebbe ammontare a circa il 40% della popolazione del paese, e il mercato perderà circa 8,5 milioni di lavoratori (…)
Per i giapponesi, la vecchiaia potrebbe ridursi per altri 10 anni, se il governo e la società sosterranno la proposta della locale comunità di anziani di spostare la soglia di vecchiaia formale dagli attuali 65 a 75 anni. Secondo i gerontologi giapponesi oggi in Giappone gli anziani sono biologicamente più giovani di circa 5-10 anni. Ma più importante è il fatto che non sono solo biologicamente più giovani, ma anche psicologicamente. Infatti gli anziani giapponesi di oggi a 65 anni sono pronti a continuare una vita lavorativa attiva. “Nella situazione di contrazione del numero di giovani lavoratori, se cambiamo la consapevolezza di noi stessi, cioè, delle persone che sono considerate più anziane, riusciremo a sostenere la nostra società” ha detto uno degli autori dell’idea, il professore dell’Università di Tokyo Outi Yasuei.
Leggi tutto: https://it.sputniknews.com/mondo/201701123922361-Giappone-pioniere-delle-politiche-per-una-societa-che-invecchia/