Il festival musicale come promozione turistica del territorio
La ricerca ha come oggetto di studio il Festival delle Nazioni di Città di Castello che si tiene, ogni anno, alla fine di agosto e si occupa di musica classica, danza, teatro-danza, teatro.
E’ stato fatto:
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uno studio iniziale sull’ambiente in cui opera il Festival delle Nazioni e sulla sua struttura interna;
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uno studio sulla concorrenza e sull’attrattività della manifestazione nei confronti dei visitatori;
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un’indagine volta alla determinazione del tipo di clientela che possiede il Festival, attraverso la conoscenza delle sue principali caratteristiche, della sua fedeltà e del giudizio nei confronti della manifestazione;
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una riflessione generale sulla struttura del Festival, sui suoi possibili miglioramenti e sul ruolo determinante degli sponsor.
L’indagine effettuata, che costituisce la parte più interessante della ricerca, è stata pensata e organizzata attraverso la formulazione di un questionario di 18 domande di cui
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una sezione è dedicata alle informazioni sulla persona (sesso, età, stato civile, famiglia, titolo di studio, professione);
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una sezione è relativa agli interessi del cliente/fruitore;
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una sezione è finalizzata alla conoscenza diretta dell’opinione che si ha della manifestazione.
Il questionario è stato consegnato a 100 spettatori del festival di cui:
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40 hanno acquistato un abbonamento per i concerti e gli spettacoli;
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40 frequentano il festival assiduamente;
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20 frequentano il festival occasionalmente.
Dei 100 questionari consegnati, ne sono ritornati 70. L’operazione di consegna e ritiro è avvenuto in un periodo di circa 3 mesi.
Dall’indagine effettuata sono emerse le seguenti caratteristiche del consumatore del Festival:
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E’ costituito prevalentemente da donne.
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E’ piuttosto giovane: dai 20 ai 39 anni per le donne e dai 40 ai 59 anni per gli uomini.
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E’ un consumatore colto: diploma e/o laurea e frequenta ambienti culturali.
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Ha una buona disponibilità di denaro.
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Ha un lavoro di responsabilità o che viene considerato prestigioso.
Inoltre dalla ricerca sono emersi i seguenti dati:
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Il Festival delle Nazioni ha un pubblico prevalentemente locale e consolidato, che segue da anni il Festival delle Nazioni.
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La conoscenza della manifestazione avviene in larga parte tramite amici e conoscenti e in un’altra buona parte attraverso giornali (riviste specializzate, quotidiani) e cartellonistica.
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Il pubblico considera la manifestazione di buona qualità.
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I settori da migliorare, secondo gli intervistati, sono principalmente quelli del teatro, della danza e della comunicazione.
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Tutti gli intervistati hanno risposto che consiglierebbero ad altri di venire al Festival delle Nazioni.
Dall’analisi effettuata sono emersi dati interessanti sul festival di Città di Castello.
La manifestazione risulta essere di notevole importanza sotto l’aspetto culturale, ma anche come mezzo promozionale di un intero territorio quale quello della Alta Valle del Tevere umbra-toscana e, in particolare, di Città di Castello. Quindi l’evento, già conosciuto ed apprezzato, sicuramente ha le prerogative per essere maggiormente valorizzato in modo tale da avere un ruolo “chiave” nell’economia e nel tessuto sociale della zona.
Possiamo, quindi, concludere che, anche da quanto si legge nelle relazioni del 1992 e 1993 del Presidente del Festival delle Nazioni, gli obiettivi da raggiungere possono essere ricondotti a due classi diverse:
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di ordine culturale;
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di ordine turistico-economico.
Il primo tipo di obiettivo, cioè quello culturale, si propone di fare della manifestazione un evento di altissimo livello qualitativo, con spettacoli di musica da camera di richiamo internazionale. Quindi la finalità è quella di posizionarsi, almeno nelle città d’arte dell’Italia centrale, come il “primo” festival di musica da camera: il più conosciuto per rappresentazioni e qualità.
Il secondo obiettivo, quello economico/turistico, riguarda la mobilitazione di flussi turistici nell’Alta Valle del Tevere. Oggi questa valle forma ormai un nucleo di vitalità molto compatto, con un’identità culturale ed economica unitaria. Quindi i flussi turistici da mobilitare saranno:
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quelli relativi al territorio umbro/toscano;
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quelli relativi alle province dell’Italia centrale;
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quelli relativi al resto d’Italia e all’estero.
Una volta conosciuti gli obiettivi del festival, possiamo provare a tracciare quelli della comunicazione, che devono essere in perfetta sinergia con quelli sopra indicati:
a) comunicare l’autenticità dell’esperienza;
b) creare notorietà.
Per raggiungere questi due obiettivi dovremmo perseguire le seguenti finalità per essere più incisivi e diretti:
a) comunicare la qualità del Festival come momento altamente culturale;
b) comunicare il valore del Festival;
c) comunicare la ricchezza e la varietà della valle nell’arte, nella natura, nelle manifestazioni e nell’ospitalità;
d) comunicare l’accessibilità e la facilità nel raggiungere il territorio.
Giorgia Spapperi
Anno Accademico 1993-94