Il fattore K e l’Italia
Il fattore K e l’Italia
Serial tv (K-Drama) seguiti in tutto il mondo, gruppi musicali (K-Pop) che bruciano tutti i primati, film (K-movies) premiati nei Festival del Cinema …, la macchina della cultura pop aumenta il fascino della della Corea del Sud – gastronomia e lingua comprese – e cifre alla mano crea un indotto economico molto importante, dimostrando di poter trainare il turismo, migliorare l’immagine del paese e contribuire allo sviluppo economico.
Diversi osservatori parlano di Korean Wawe (Hallyu), di certo la Corea del Sud ha un nuovo biglietto da visita che interessa molti giovani e molti trend setter.
So che in Italia in diversi snobbano questi trend, pensano che non dureranno o pensano che questi primati siano legati solo a Netflix. Non mi pare.
In ogni caso ritengo che anche l’Italia, in un passato non troppo lontano, fosse in grado di lanciare nuovi trend nel cinema, nella musica, nella gastronomia e più in generale nella cultura. Direi che invece di snobbare potremmo cercare di capire meglio questi fenomeni, e provare anche noi a dare qualche segnale di novità, invece di copiare, come purtroppo facciamo nel turismo.
Ma c’è qualcuno che ha voglia di lavorare e di investire su questo?
GD