I turisti americani
Colosseo, Torre di Pisa, San Marco e Ponte di Rialto? non sono più loro i veri simboli del Bel paese, le ragioni per cui affrontare un viaggio in Italia. O almeno non sono le sole: adesso negli States vanno di moda itinerari e soggiorni tra le tenute agrituristiche, nelle più importanti cantine, nei frantoi e vigneti. Negli States si sta infatti scatenando una vera “febbre” da Bel Paese, come dimostra il fatto che ben il 62% degli articoli che parlano di vacanze e mete da visitare assolutamente, pubblicati nell’ultimo trimestre sui principali media e sulle testate lifestyle, hanno come oggetto proprio l’Italia (un totale di oltre 280 articoli). E la chiave su cui puntano non sono più i paesaggi e le grandi opere d’arte (argomento principale del 47% degli articoli, contro il 68% rilevati nel primo trimestre del 2006), ma i luoghi dove nascono i prodotti dell’enogastronomia (protagonisti nel 58% degli articoli analizzati), come ad esempio la Tenuta Vajasindi, sulle pendici dell’Etna, dove nasce il vino Lavico, citata dal magazine Maxim nella Top Ten dei luoghi da visitare o la celebre e antichissima Osteria Giusti, citata come meta obbligata da Frank Bruni sul New York Times. È quanto emerge da uno studio di Eta Meta Research, realizzato attraverso il monitoraggio e l’analisi di oltre 140 testate Usa (quotidiani e periodici life style), durato 3 mesi (gennaio – marzo 2007). I risultati sono stati comparati con quelli dell’analogo monitoraggio compiuto nel primo trimestre 2006. Obiettivo dello studio è l’analisi della percezione che dell’Italia e del made in Italy hanno le principali testate Usa. (Guida viaggi 3 maggio ’07)