Di accoglienza turistica non ce n’è una sola
In effetti esistono diversi modi di accogliere e di non accogliere.
C’è la cattiva accoglienza: l’abbiamo vista e subita un po’ tutti;
c’è l’Accoglienza distante, cioè fredda: è quella più sgradevole e irritante;
c’è l’Accoglienza calda e relazionale: per la quale questo bog si “batte”;
ma c’è anche l’antiaccoglienza strisciante: quella che si percepisce nelle lamentele sull’invasione dei turisti, e in tanti discorsi sui rischi del turismo (rischi che, naturalmente, vanno sempre ponderati);
c’è poi l’antiaccoglienza militante, cioè l’antiturismo, fenomeno assai più diffuso di quanto non si creda;
infine c’è soprattutto l’Accoglienza trascurata, quella cui non si pensa mai, anche se è quella che costa di più al nostro sistema Paese. Quella che non fidelizza, che non fa prolungare i soggiorni, anzi. Quella che non fa venire i turisti nelle spalle di stagione, che non li trasforma in nostri partner….