Al turismo italiano manca un Pensiero
Ritengo che in Italia manchi un pensiero sul turismo, manchi cioè un approccio organico, con le radici nello specifico della cultura ospitale del nostro paese
Le Università non se ne occupano, in gran parte preferiscono importare e divulgare pensieri e teorie nati altrove, di norma nei paesi anglosassoni, e demandare questo compito ad altri.
Gli operatori economici presi da urgenze e problemi quotidiani e concreti, faticano a elaborare visioni più complessive ed organiche.
Gli stessi partiti politici tradizionalmente sottovalutano il turismo o lo affrontano a intermittenza.
Se si esclude il giudizio degli addetti ai lavori, il nostro settore è perlopiù considerato “marginale”, confinato dai media nelle pagine di cronaca estiva, e circondato da pregiudizi.
Certo posizioni controcorrente non mancano. Qualche anno fa ad esempio Giuliano Amato e Carlo De Benedetti in un articolo significativamente intitolato “Missione Italia il futuro possibile” hanno osservato che “solo una mentalità arcaica può far guardare al turismo con lo snobismo di chi lo considera un’ attività economica minore”, sottolineando che “per l’ Italia, e per le sue regioni più svantaggiate in particolare, il turismo può diventare uno straordinario volano di sviluppo, nel quadro di una più ampia valorizzazione del territorio”.
Ma queste posizioni non sembrano aver modificato gli stereotipi dominanti.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: il turismo non riuscendo ad avere una centralità culturale non è neppure considerato centrale nelle scelte politiche ed economiche; e il sistema paese – in assenza di un proprio pensiero sul turismo – non riesce ad esprimere modalità efficaci e coerenti per affrontare, nel concreto delle nostre specificità, i temi del turismo e dello sviluppo.
Tra le esperienze in corso ve ne sono diverse che potrebbe essere gravide di conseguenze e potrebbero – il condizionale è d’obbligo – almeno in parte colmare il vuoto del quale si diceva.
A questo tema è dedicato un libro, che ho curato per FrancoAngeli. Il libro contiene capitoli scritti da autori diversi e sarà disponibile in libreria a primavera, con il titolo “Il turismo in Italia e in Emilia Romagna: dall’ordine sparso alla geometria variabile”.