Un anno di progetti in provincia di Salerno

Nel 2011 ho tenuto una ventina di incontri pubblici con gli operatori turistici della provincia di Salerno. Nei seminari, nei tavoli di lavoro, nei convegni ho incontrato qualche centinaio di albergatori, gestori di residence, villaggi turistici, aziende agrituristiche, ristoranti e B&B. Ho anche parlato con una ventina tra Sindaci e Assessori al turismo. Insomma mi sono fatto qualche idea su cosa funziona e su cosa non va nel turismo della costiera amalfitana, del Cilento e di altre realtà della provincia di Salerno, e su come bisognerebbe affrontare i temi dello sviluppo turistico e della destagionalizzazione. Queste che vi propongo sono le riflessioni “a caldo”, che nel mio lavoro, a volte, valgono di più di tante ricerche piene di dati ufficiali.

La prima cosa che sento di dover dire è che la mia è stata una esperienza esaltante. Ovunque, da Amalfi ad Ascea, da Ravello a Palinuro, a Morigerati, a Roccadaspide, a Minori, ad Acciaroli, a Paestum…, da marzo a dicembre sono stato colpito da una grande voglia di saperne di più, di confrontarsi con esperienze nuove e nuove modalità di affrontare il turismo. Gli operatori che ho incontrato sono stanchi e delusi dalle modalità tradizionali di promuovere il turismo, le solite fiere, le solite attività pubblicitarie che da anni funzionano sempre di meno, ma ritrovano fiducia e sono entusiasti se si riesce a rimettere al centro delle problematiche dello sviluppo turistico la risorsa umana, l’accoglienza, la gestione delle relazioni, e naturalmente il web, e le nuove modalità di distribuzione delle proposte turistiche. Ovunque ho trovato disponibilità ed anzi entusiasmo quando ho dimostrato che “il mercato, la domanda, c’è”, e ho detto che per avere successo, per ampliare l’arco stagionale, occorre investire su se stessi, sulle proprie competenze, che occorre imparare a diventare “narratori di luoghi”. Sono davvero rimasto sorpreso della disponibilità a rimettersi in discussione, a tornare ad ascoltare ciò che davvero chiede la domanda turistica oggi, e cosa vorrebbe trovare fuori stagione. Le persone che vanno in vacanza oggi non assomigliano più a quelle di pochi anni fa, non vogliono “cose per turisti” e non si accontentano di servizi, ma chiedono di più: autenticità, esperienze.

Dicevo che sono rimasto sorpreso dalla voglia di fare delle cose assieme e di imparare a percepirsi come partner, oltre che come concorrenti; in sostanza c’è un desiderio diffuso di dare vita a delle Reti per realizzare progetti altrimenti impossibili se si resta soli. E ho constatato che le “risorse turistiche” sono molte di più di quelle che sono normalmente percepite come tali e che vengono comunemente proposte al mercato.

Tutto questo ha reso i miei viaggi nel salernitano una scoperta e un’esperienza inaspettata e fuori dal comune, e per questo, al termine del mio lavoro, ho pensato che fosse giusto farlo sapere e ringraziare pubblicamente chi mi ha coinvolto: Confesercenti e Camera di Commercio per primi.
Certo non è stato tutto rose e fiori. Anche da voi ci sono persone più “respingenti che accoglienti”, come ci sono forti individualismi, attività che non hanno i requisiti minimi di qualità, gemme preziose in stato di abbandono e altro ancora. Ma se in costiera, in meno di tre mesi, una sessantina di aziende operanti in 6 Comuni diversi ha deciso di condividere un progetto comune, e una lunga serie di impegni per potersi muovere nel mercato con una logica unitaria, una visione strategica che guarda lontano, adottando strumenti di marketing non convenzionali, non è un risultato di poco conto. Se a Marina di Camerota, a Palinuro, ad Amalfi, a Maiori e in altri luoghi ancora si sono già fatti progetti per organizzare nel 2012 dei momenti commerciali rivolti agli intermediari internazionali, alle agenzie online e anche Educational rivolti ai blogger professionisti…. è perché il terreno era pronto.

Dal punto di vista di chi, come me si occupa di questi temi da molti anni, in tante parte del nostro Paese, c’è però un altro aspetto che mi sembra più significativo in assoluto. Ed è il metodo che è stato adottato. Tutto sommato io mi sono semplicemente limitato a dire quali sono le mie convinzioni, quale è il mio approccio, ad esempio che bisogna imparare a vedere i turisti non come consumatori, ma come persone, ho cercato di mostrare quanto possa rendere la gestione delle relazioni, il marketing del ricordo, il marketing dell’accoglienza, e come si fa a trasferire la propria personalità nell’azienda, come si studiano i mercati per ricavarne idee di marketing…

Il resto, le alleanze, le reti, la definizione dei prodotti, l’individuazione dei mercati, i tempi, le azioni prioritarie, i work shop…. li hanno proposti gli operatori del territorio. Dunque nessuna pretesa di trasferire modelli nati altrove, ma l’individuazione di un percorso partecipativo, e come si diceva una volta “dal basso”.
Cosa produrrà tutto questo? Intanto credo che tutto questo produrrà cultura, un modo nuovo, vostro, di affrontare i temi dello sviluppo. Ripensandoci non mi sembra di aver tenuto seminari e tavoli di lavoro, ma di aver partecipato ad un grande laboratorio, con la speranza di aver dato un contributo alla creazione di nuove opportunità per tutti.

Poi credo che questo Laboratorio non si fermerà: nel Parco del Cilento sono già in programma iniziative per dare nuova linfa alle esperienze di ospitalità diffusa, e alla creazione di nuove reti di impresa. Per non parlare dei progetti di Confesercenti per la valorizzazione del tipico e della dieta mediterranea.

Ci saranno ancora altri momenti di incontro, perché non mancano le domande in attesa di risposta. Ma io mi aspetto anche la nascita di nuove imprese, e l’attuazione di idee finalmente chiare per frenare lo spopolamento di tanti piccoli borghi. E mi aspetto tanto altro ancora. Perché anche chi non si occupa di alberghi o ristoranti può fare moltissimo per rendere un territorio sempre più bello e accogliente, così che il turismo possa diventare finalmente una grande industria (senza ciminiere).

Giancarlo Dall’Ara, docente di marketing nel turismo (seguitemi su Twitter @DallAra)

GDA Giancarlo Dall'Ara Consulenze e progetti di marketing
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